Tassazione Criptovalute Italia 2025-2026: Guida Quadri RW/RT, IVCA

Scopri come dichiarare le tue criptovalute in Italia nel 2025-2026! Guida completa CAF Public su novità fiscali, Quadri RW/RT, calcolo IVCA e plusvalenze..

5/16/202520 min read

semplificazione cripto attività, simboli astratti di token digitali, documenti stilizzati e icone fiscali
semplificazione cripto attività, simboli astratti di token digitali, documenti stilizzati e icone fiscali

Bitcoin, Ethereum, NFT... il mondo delle cripto-attività ti affascina ma la loro tassazione in Italia ti sembra un rebus? Non sei solo! Con le normative in continua evoluzione, capire come dichiarare correttamente plusvalenze, monitorare i propri asset e pagare le imposte dovute (come l'IVCA) può essere una sfida. Ma niente paura! CAF Public è qui per fare chiarezza. In questa guida completa, aggiornata alle novità fiscali per il 2025 e 2026, ti spieghiamo passo passo tutto ciò che devi sapere per essere in regola con il Fisco e gestire i tuoi investimenti in cripto con serenità.

Rivoluzione Fiscale Crypto 2025-2026: Cosa Cambia Davvero per Te?

Il mondo delle cripto-attività è inarrestabile, e anche il Fisco italiano si sta adeguando con regole sempre più precise. Se possiedi o scambi criptovalute, il biennio 2025-2026 porta con sé una vera e propria rivoluzione fiscale che devi assolutamente conoscere. Non si tratta solo di tecnicismi, ma di cambiamenti che toccano direttamente il portafoglio e gli obblighi di ogni investitore, piccolo o grande che sia. Ma niente panico, vediamo insieme, in modo semplice e chiaro, cosa cambia davvero per te.

  • Abolizione della soglia di esenzione di €2.000 per le plusvalenze da cessione a partire dal 2025: Cosa significa in pratica? Ogni plusvalenza è ora tassabile. Fino a tutto il 2024, le plusvalenze (guadagni) derivanti dalla vendita o permuta di cripto-attività erano tassate solo se l'ammontare complessivo delle plusvalenze realizzate nel periodo d'imposta superava i 2.000 euro. Questa regola è cambiata radicalmente. Dal 1° gennaio 2025, la precedente soglia di non imponibilità di €2.000 annui per le plusvalenze da cripto-attività è stata eliminata. Questo significa che ogni plusvalenza realizzata dalla cessione di cripto-attività diventa fiscalmente rilevante e soggetta a tassazione, indipendentemente dal suo ammontare. Un cambiamento notevole che impone a tutti i detentori di cripto, anche a chi opera con piccole cifre, una maggiore attenzione agli aspetti fiscali.

  • Nuova aliquota del 26% sulle plusvalenze da cripto-attività per il 2025. Previsto aumento al 33% dal 2026. Per l'anno d'imposta 2025, le plusvalenze e gli altri proventi realizzati dalla cessione o dal rimborso di cripto-attività sono soggetti a un' imposta sostitutiva del 26%. Questa è la stessa aliquota applicata alla maggior parte delle rendite finanziarie in Italia. È importante sottolineare che la Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024) prevede un ulteriore aumento di questa aliquota al 33% per le plusvalenze e gli altri proventi da cripto-attività realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2026. Sebbene alcune fonti suggeriscano che la conferma definitiva di tale aumento si avrà con la Legge di Bilancio 2026, la maggior parte delle analisi considera questo aumento come già stabilito con effetto dal 2026. Sarà fondamentale monitorare eventuali conferme definitive in prossimità di tale data.

  • Introduzione dell'IVCA (Imposta sul Valore delle Cripto-Attività): Cos'è, come si calcola (0,2% annuo), su quali cripto si applica, e quando si paga. Una delle novità più significative a partire dal 2025 è l'IVCA, acronimo di Imposta sul Valore delle Cripto-Attività. Si tratta di un'imposta di bollo annuale dello 0,2% (due per mille) che si applica sul valore delle cripto-attività detenute da soggetti residenti fiscalmente in Italia. L'imposta è dovuta sia per le cripto-attività conservate presso intermediari non residenti sia per quelle in regime di auto-custodia (ad esempio, su wallet privati hardware o software). La base imponibile per il calcolo dell'IVCA è il valore delle cripto-attività rilevato al termine di ciascun anno solare (31 dicembre) o, in caso di detenzione per un periodo inferiore all'anno, al termine del periodo di detenzione. L'IVCA non è dovuta se l'importo calcolato risulta inferiore a €12,00. Per il versamento dell'IVCA tramite modello F24, relativo all'anno d'imposta 2024 (da effettuare quindi nel 2025), i codici tributo istituiti o ridenominati con la Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 10/E del 6 febbraio 2024 sono:

  • 1727: "Imposta sostitutiva dell'imposta di bollo sui rapporti aventi ad oggetto le cripto-attività – Saldo"

  • 1728: "Imposta sostitutiva dell'imposta di bollo sui rapporti aventi ad oggetto le cripto-attività – Acconto I rata"

  • 1729: "Imposta sostitutiva dell'imposta di bollo sui rapporti aventi ad oggetto le cripto-attività – Acconto II rata" Le scadenze per il versamento nel 2025 (relative all'anno d'imposta 2024) sono:

  • Saldo e Acconto I rata: 30 giugno 2025 (con possibilità di differire al 31 luglio 2025 con maggiorazione dello 0,40%).

  • Acconto II rata: 30 novembre 2025.

  • Nuova Opportunità di Rivalutazione ("Affrancamento") delle Cripto-Attività per il 2025. La Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024) ha introdotto una nuova opportunità per rideterminare il valore di acquisto delle cripto-attività possedute alla data del 1° gennaio 2025. Questa opzione permette di utilizzare il valore normale (valore di mercato) delle cripto-attività a tale data come nuovo costo fiscale di riferimento per il calcolo delle future plusvalenze, al posto del costo storico di acquisto. Per beneficiare di questa rivalutazione, è necessario versare un'imposta sostitutiva del 18% calcolata sul valore delle cripto-attività al 1° gennaio 2025. L'opzione deve essere esercitata per ciascuna tipologia di cripto-attività posseduta e non è possibile una rivalutazione parziale all'interno della stessa tipologia. È importante notare che, se si sceglie la rivalutazione e successivamente si vendono le cripto-attività a un valore inferiore a quello rivalutato, l'eventuale minusvalenza non è deducibile. Il versamento dell'imposta sostitutiva del 18% deve essere effettuato entro il 30 novembre 2025. È ammessa la rateizzazione fino a un massimo di tre rate annuali di pari importo, a partire dalla stessa data, con l'applicazione di interessi del 3% annuo sulle rate successive alla prima. Questa nuova finestra di rivalutazione differisce da quella precedente (prevista dalla Legge di Bilancio 2023 con aliquota del 14% sul valore al 1° gennaio 2023) e si configura come un'opportunità per ottimizzare il carico fiscale futuro, piuttosto che una sanatoria per violazioni passate.

Il Nostro Consiglio: Queste novità cambiano le carte in tavola per molti investitori. Capirle bene è il primo passo per evitare sorprese e gestire con consapevolezza i tuoi asset digitali.

Devi Dichiarare le Tue Criptovalute? Il Monitoraggio Fiscale (Quadro RW/W)

Anche se non hai venduto le tue criptovalute o non hai realizzato plusvalenze, potresti comunque avere degli obblighi dichiarativi. Uno degli aspetti fondamentali riguarda il monitoraggio fiscale delle attività finanziarie detenute all'estero, che include anche le cripto-attività.

  • L'Obbligo del Monitoraggio Fiscale per le Cripto-Attività I contribuenti residenti fiscalmente in Italia sono tenuti a dichiarare le cripto-attività detenute presso intermediari non residenti (exchange esteri) o anche quelle conservate in "auto-custodia" su wallet privati (hardware o software), indipendentemente dal loro valore. Questo adempimento si effettua tramite la compilazione del Quadro RW del Modello Redditi Persone Fisiche. Per alcuni contribuenti (lavoratori dipendenti e pensionati senza altri redditi che richiedono il Modello Redditi PF), è possibile utilizzare il Quadro W del Modello 730 per il monitoraggio di alcune attività estere e per l'IVCA, ma è fondamentale verificare le condizioni specifiche e i limiti di utilizzo di questo quadro semplificato.

  • Il Quadro RW del Modello Redditi Persone Fisiche: Come si Compila per le Cripto? La compilazione del Quadro RW richiede attenzione e precisione. Ecco i dati principali da inserire per le cripto-attività:

  • Codice Titolo di Possesso: Generalmente "1" (proprietà).

  • Codice Individuazione Bene: Per le cripto-attività, il codice specifico da utilizzare è "21" ("Cripto-attività").

  • Valore Iniziale e Valore Finale: Si indica il controvalore in euro delle cripto-attività all'inizio del periodo d'imposta (o al momento dell'acquisizione se avvenuta in corso d'anno) e alla fine del periodo d'imposta (31 dicembre) o al momento della cessione. Per il calcolo del valore, si fa riferimento al valore normale al momento dell'acquisizione e al valore di mercato alla data di riferimento.

  • Giorni di Possesso: Numero di giorni di possesso nell'anno fiscale, rilevante per il calcolo proporzionale dell'IVCA.

  • IVCA Dovuta: Il quadro RW è utilizzato anche per calcolare e liquidare l'IVCA dovuta.

  • Caselle Specifiche: Andranno compilate le caselle relative al valore, alla percentuale di possesso, ai giorni, e all'eventuale IVCA calcolata.

  • Esempi Pratici di Compilazione (per Exchange Esteri e Wallet Privati):

  • Exchange Estero (es. Binance, Coinbase, Kraken): Se detieni cripto su un exchange che non agisce come sostituto d'imposta italiano, dovrai raggruppare le informazioni per ciascun intermediario (o per ciascun "conto" se gestito separatamente) e compilare un rigo del Quadro RW per ciascuna tipologia di cripto-attività significativa o per l'insieme delle attività detenute presso quell'intermediario, indicando il valore complessivo.

  • Wallet Hardware/Software (es. Ledger, Trezor, MetaMask): Anche le cripto detenute in wallet privati, di cui possiedi le chiavi private, vanno dichiarate nel Quadro RW. In questo caso, l'intermediario sei tu stesso. Andrà indicato il valore complessivo delle diverse cripto-attività detenute.

  • Il Nuovo Quadro W del Modello 730: Per Quali Contribuenti è Utilizzabile? Limiti e Differenze. A partire dalla dichiarazione dei redditi 2024 (anno d'imposta 2023), è stato introdotto il Quadro W nel Modello 730. Questo quadro permette ai lavoratori dipendenti e pensionati (che non sono obbligati a presentare il Modello Redditi PF per altre tipologie di reddito) di adempiere agli obblighi di monitoraggio fiscale per alcune attività estere e di liquidare l'IVAFE e l'IVCA.

  • Chi può usarlo: Contribuenti che presentano il Modello 730 e che non possiedono redditi che richiedano obbligatoriamente la presentazione del Modello Redditi PF.

  • Cosa si può dichiarare: Investimenti esteri e cripto-attività che rientrano nei limiti previsti per il Modello 730.

  • Limiti e Differenze: Il Quadro W è una versione semplificata. Se la situazione patrimoniale estera è complessa (ad esempio, con numerosi conti o tipologie di investimento, o con la necessità di dichiarare plusvalenze nel Quadro RT), potrebbe essere comunque necessario presentare il Modello Redditi PF. È fondamentale verificare attentamente le istruzioni ministeriali annuali.

  • Conseguenze dell'Omessa Compilazione del Quadro RW/W Omettere la compilazione del Quadro RW (o W, se applicabile), o compilarlo in modo errato, può comportare sanzioni amministrative pecuniarie. La sanzione base va dal 3% al 15% del valore delle attività non dichiarate. Se le attività sono detenute in Paesi considerati "black list" ai fini fiscali, le sanzioni sono raddoppiate (dal 6% al 30%). Oltre alla sanzione sul monitoraggio, l'omessa dichiarazione può comportare accertamenti sull'IVCA non versata e sulle eventuali plusvalenze non dichiarate, con applicazione di ulteriori sanzioni e interessi.

Il Nostro Consiglio: Attenzione! Anche se non hai venduto o scambiato le tue cripto nel corso dell'anno, il solo possesso su piattaforme estere o wallet privati spesso richiede la compilazione del Quadro RW per il monitoraggio fiscale. Non trascurare questo obbligo.

Plusvalenze e Minusvalenze da Cripto: Come Calcolarle e Dichiararle (Quadro RT)

Quando vendi, permuti o utilizzi in altro modo le tue cripto-attività realizzando un guadagno (plusvalenza), questo va dichiarato e tassato. Anche le perdite (minusvalenze) hanno una loro rilevanza fiscale e possono, in certi casi, ridurre le imposte dovute.

  • Definizione di Plusvalenza (Capital Gain) e Minusvalenza da Cripto-attività

  • Plusvalenza (Capital Gain): Si verifica quando il corrispettivo che incassi dalla vendita (o il valore normale della cripto-attività ricevuta in una permuta) è superiore al suo costo fiscale (cioè, il costo di acquisto originario, inclusivo di eventuali commissioni dirette). La differenza positiva è la plusvalenza.

  • Minusvalenza (Capital Loss): Si ha quando il corrispettivo ricevuto è inferiore al costo fiscale. La differenza negativa è la minusvalenza.

  • Come si Calcola la Plusvalenza Tassabile: Il Metodo LIFO Spiegato Semplice Per determinare il costo di acquisto delle cripto-attività cedute, specialmente quando si sono effettuati acquisti multipli a prezzi diversi, la normativa fiscale italiana, in assenza di una contabilità di magazzino specifica e tracciabile per ogni singola unità di cripto-attività, richiede l'applicazione del criterio del LIFO (Last In, First Out – Ultimo Entrato, Primo Uscito). Questo significa che, ai fini del calcolo, si considerano vendute per prime le cripto-attività acquistate più recentemente.

  • Spiegazione Semplice del LIFO: Immagina di avere un cesto in cui metti delle mele in momenti diversi. La prima mela che metti è in fondo, l'ultima è in cima. Quando vendi una mela, con il metodo LIFO si presume che tu stia vendendo l'ultima mela che hai messo nel cesto (quella acquistata più di recente).

  • Esempi Numerici di Calcolo (LIFO):

  • 01/03/2025: Acquisto 1 BTC a €30.000

  • 15/06/2025: Acquisto 1 BTC a €40.000

  • 10/09/2025: Vendita 1 BTC a €50.000 Applicando il LIFO, il costo di acquisto del BTC venduto il 10/09/2025 è quello dell'ultimo acquisto, ovvero €40.000. Plusvalenza = Prezzo di Vendita - Costo di Acquisto (LIFO) = €50.000 - €40.000 = €10.000. Questa plusvalenza di €10.000 sarà tassata al 26% nel 2025.

Il Quadro RT del Modello Redditi Persone Fisiche: Dove e Come si Dichiarano Plusvalenze e Minusvalenze

  • Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla cessione di cripto-attività vanno indicate nel Quadro RT del Modello Redditi Persone Fisiche. È necessario compilare le sezioni dedicate (le istruzioni ministeriali per il Modello Redditi PF 2025 – relativo all'anno d'imposta 2024 – indicheranno le sezioni precise, spesso la Sezione II-B per i redditi diversi di natura finanziaria, o una nuova apposita sezione come la Sezione V talvolta menzionata. Andranno indicati i corrispettivi di vendita, i costi fiscali (calcolati con LIFO o altro metodo analitico e documentabile), e le relative plusvalenze o minusvalenze.

  • Compensazione delle Minusvalenze: Come e Con Quali Altri Redditi Diversi Possono Essere Compensate? Limiti Temporali. Le minusvalenze derivanti dalla cessione di cripto-attività possono essere utilizzate per compensare le plusvalenze della stessa natura (cioè, altri redditi diversi di natura finanziaria, incluse altre plusvalenze da cripto) realizzate nello stesso periodo d'imposta. Se nell'anno le minusvalenze superano le plusvalenze, l'eccedenza di minusvalenza può essere portata in deduzione dalle plusvalenze dei periodi d'imposta successivi, ma non oltre il quarto anno. È importante conservare la documentazione che attesti le minusvalenze per poterle utilizzare negli anni successivi. Non tutte le minusvalenze sono compensabili con tutte le tipologie di plusvalenze; le regole di compensazione sono specifiche per categorie omogenee di redditi.

  • Trattamento Fiscale di Staking, Airdrop, Fork, Lending, e Conversioni Crypto-Crypto e Crypto-Fiat.

  • Staking e Lending: I proventi derivanti da queste attività (le "ricompense" in cripto o stablecoin) sono generalmente considerati redditi di capitale o redditi diversi (a seconda della natura specifica dell'attività e dell'interpretazione normativa). Sono tassati al 26% al momento della loro percezione, calcolati sul valore normale delle cripto-attività ricevute. La Legge di Bilancio 2023 ha specificato che i proventi derivanti dalla detenzione di cripto-attività sono tassati senza alcuna deduzione. La successiva vendita di queste cripto "guadagnate" genererà un'ulteriore plusvalenza o minusvalenza, tassata secondo le regole ordinarie (il costo di acquisto sarà il valore a cui sono state tassate al momento della percezione).

  • Airdrop e Hard Fork: La semplice ricezione di token tramite airdrop o a seguito di un hard fork potrebbe non costituire di per sé un evento fiscalmente rilevante al momento della ricezione, specialmente se non vi è un corrispettivo diretto o un servizio reso. Tuttavia, la successiva cessione di tali token genererà una plusvalenza (o minusvalenza) tassabile. In questi casi, il costo di acquisto dei token ricevuti gratuitamente sarà tendenzialmente pari a zero (a meno che non si possa dimostrare un costo specifico), massimizzando la plusvalenza tassabile al momento della vendita.

  • Conversioni Crypto-Crypto (Permute): La permuta tra diverse cripto-attività (es. da Bitcoin a Ethereum, o da una cripto a una stablecoin) è generalmente considerata un evento fiscalmente rilevante, equiparabile a una cessione a titolo oneroso. Questo significa che se il valore normale della cripto-attività ricevuta in cambio al momento della permuta è superiore al costo fiscale della cripto-attività ceduta, si realizza una plusvalenza tassabile. Questo è un punto cruciale spesso sottovalutato: anche scambiare una cripto con un'altra può generare imponibile.

  • Conversioni Crypto-Fiat: La conversione da criptovaluta a valuta tradizionale (Euro, Dollaro, ecc.) è l'evento di realizzo più chiaro e genera una plusvalenza o minusvalenza tassabile, calcolata come differenza tra il corrispettivo in valuta fiat ricevuto e il costo fiscale della cripto ceduta.

La Dritta di CAF Public: Tenere un registro accurato e dettagliato di tutte le tue transazioni crypto – acquisti, vendite, conversioni, staking, date e valori – è assolutamente fondamentale. Senza una documentazione precisa, calcolare correttamente plusvalenze e minusvalenze diventa un incubo e rischi errori con il Fisco.

Con CAF Public è Più Facile: Il calcolo delle plusvalenze e minusvalenze crypto, specialmente con il metodo LIFO e in presenza di molte transazioni, può essere davvero complesso. Puoi affidarti a noi per una corretta determinazione dei tuoi redditi da cripto-attività e per ottimizzare la tua posizione fiscale.

L'Imposta di Bollo sulle Cripto-Attività (IVCA): Cos'è e Come Funziona (Ripresa e Dettagli)

Come anticipato, l'IVCA è una delle novità più importanti. Si tratta di un'imposta patrimoniale che colpisce il possesso di cripto-attività.

  • Spiegazione Dettagliata dell'IVCA:

  • Natura e Aliquota: L'IVCA è un'imposta di bollo annuale con un'aliquota dello 0,2% (due per mille).

  • Base Imponibile: Si calcola sul valore delle cripto-attività detenute al 31 dicembre dell'anno di riferimento. Se la detenzione è per un periodo inferiore all'anno, l'imposta è dovuta in proporzione ai giorni di possesso. Il valore è determinato secondo il valore normale o di mercato alla data di riferimento.

  • Soggetti Obbligati: Le persone fisiche residenti fiscalmente in Italia.

  • Quali Cripto-Attività: Si applica alla generalità delle cripto-attività (es. Bitcoin, Ethereum, altcoin, stablecoin, utility token). Per gli NFT, la situazione è più complessa e dipende dalla loro specifica natura (se assimilabili a opere d'arte o a strumenti finanziari – vedi sezione successiva).

  • Soglia Minima: L'IVCA non è dovuta se l'importo annuo calcolato è inferiore a €12,00.

  • Come si Versa l'IVCA (Tramite Modello F24, Codici Tributo) Il versamento dell'IVCA si effettua tramite il Modello F24, utilizzando i seguenti codici tributo (per i versamenti da effettuare nel 2025, relativi all'anno d'imposta 2024, come da Risoluzione AdE n. 10/E del 6 febbraio 2024):

  • 1727: Saldo IVCA

  • 1728: Acconto I rata IVCA

  • 1729: Acconto II rata IVCA Le scadenze per i versamenti nel 2025 sono:

  • 30 giugno 2025: Saldo IVCA 2024 e primo acconto IVCA 2025 (con possibilità di differire al 31 luglio con maggiorazione).

  • 30 novembre 2025: Secondo o unico acconto IVCA 2025.

  • Differenze rispetto all'Imposta di Bollo sui Prodotti Finanziari Tradizionali L'IVCA è specificamente pensata per le cripto-attività e ricalca la logica dell'IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all'Estero). L'imposta di bollo tradizionale si applica invece su strumenti come conti correnti bancari (se la giacenza media annua supera i €5.000 per le persone fisiche, l'imposta è fissa a €34,20) e sui depositi titoli (con aliquota dello 0,2% sul valore di mercato, senza la soglia minima di €12 per il versamento). La distinzione è importante per la corretta applicazione delle norme.

Ricorda: l'IVCA è un'imposta sul possesso, quindi è dovuta anche se non hai venduto o realizzato plusvalenze durante l'anno. È un adempimento nuovo a cui prestare molta attenzione per evitare sorprese!

Fiscalità di Operazioni Crypto Specifiche: Staking, Mining, NFT e Altro

Oltre alla compravendita, il mondo crypto offre diverse modalità di interazione e generazione di reddito, ognuna con le sue implicazioni fiscali.

  • Tassazione dei proventi da Staking e Liquidity Mining in Italia I proventi derivanti da attività di staking (blocco di criptovalute per supportare la rete e ricevere ricompense) e liquidity mining (fornitura di liquidità a protocolli DeFi in cambio di token) sono generalmente considerati redditi di capitale o redditi diversi, a seconda della loro natura e delle modalità con cui vengono percepiti. Questi proventi sono soggetti all'imposta sostitutiva del 26%, calcolata sul valore normale delle cripto-attività ricevute come ricompensa al momento della loro effettiva disponibilità. Le cripto-attività così ricevute avranno poi un costo fiscale pari al valore al quale sono state tassate, utilizzabile per il calcolo di future plusvalenze in caso di vendita. La normativa specifica è ancora in fase di consolidamento interpretativo per tutte le casistiche, quindi è consigliabile prudenza e, se necessario, una consulenza specifica.

  • Come dichiarare i redditi da Mining di criptovalute Il trattamento fiscale del mining (processo di validazione delle transazioni e creazione di nuove unità di criptovaluta) dipende dalla modalità con cui viene svolto:

  • Mining occasionale: Se svolto come attività non abituale e non organizzata, i proventi (valore delle cripto minate al momento della loro acquisizione) possono essere considerati redditi diversi e tassati al 26%.

  • Mining professionale/imprenditoriale: Se l'attività di mining è svolta in modo continuativo, organizzato e con impiego di mezzi significativi, i proventi sono considerati reddito d'impresa e soggetti a tassazione IRPEF/IRES e IRAP, con obbligo di Partita IVA. La distinzione è cruciale e va valutata caso per caso.

  • Airdrop e Hard Fork: implicazioni fiscali

  • Airdrop: La semplice ricezione di token tramite airdrop (distribuzione gratuita di token) potrebbe non generare un reddito imponibile immediato se non vi è un corrispettivo o un servizio reso. Tuttavia, la successiva vendita di questi token genererà una plusvalenza tassabile. Il costo fiscale di questi token sarà generalmente pari a zero, a meno che non si possa dimostrare un costo specifico o un valore di tassazione all'origine.

  • Hard Fork: Analogamente, i token ricevuti a seguito di un hard fork (una biforcazione della blockchain che crea una nuova criptovaluta) avranno tendenzialmente un costo fiscale pari a zero, e la loro successiva cessione genererà una plusvalenza imponibile.

  • La tassazione degli NFT (Non-Fungible Tokens): cosa sapere La tassazione degli NFT è un'area ancora in evoluzione e dipende molto dalla natura specifica dell'NFT e dall'uso che se ne fa:

  • NFT come Opere d'Arte/Collezionabili: Se l'NFT rappresenta un'opera d'arte digitale o un oggetto da collezione, la sua cessione da parte di un privato potrebbe seguire il regime dei redditi diversi, con tassazione della plusvalenza. Se l'attività di creazione (minting) e vendita di NFT assume carattere di abitualità e professionalità, può configurarsi come attività d'impresa.

  • NFT con Utility/Diritti Finanziari: Se l'NFT incorpora diritti specifici (accesso a servizi, royalties, quote di profitti), il suo trattamento fiscale va analizzato con attenzione, potendo ricadere tra i redditi di capitale o diversi a seconda della natura del diritto. L'IVCA potrebbe applicarsi anche agli NFT, a seconda della loro qualificazione.

  • Permute tra cripto-attività: quando generano plusvalenza tassabile Come già accennato, la permuta tra diverse cripto-attività (es. scambiare Bitcoin per Ethereum, o una cripto per una stablecoin) è considerata un evento fiscalmente rilevante. Si tratta di una cessione a titolo oneroso della cripto-attività data in permuta. La plusvalenza (o minusvalenza) si calcola come differenza tra il valore normale della cripto-attività ricevuta al momento dello scambio e il costo fiscale della cripto-attività ceduta. Questo è un aspetto fondamentale da non sottovalutare, poiché molte operazioni all'interno degli exchange sono di fatto permute.

Il Nostro Consiglio: Il mondo delle cripto è vasto! Se ti dedichi a staking, mining o hai a che fare con NFT, non dare per scontato il trattamento fiscale. Ogni operazione può avere le sue specificità.

Errori da Evitare nella Dichiarazione delle Criptovalute e Relative Sanzioni

Dichiarare correttamente le cripto-attività è fondamentale per evitare problemi con il Fisco. Vediamo alcuni degli errori più comuni e le relative conseguenze.

  • I 5 Errori Più Comuni nella Dichiarazione Crypto (e come evitarli):

  • Omettere il Monitoraggio Fiscale (Quadro RW/W): Molti pensano che se non si vende, non si deve dichiarare nulla. Errore! Il possesso di cripto su exchange esteri o wallet privati va sempre indicato nel Quadro RW (o W del 730, se applicabile) ai fini del monitoraggio, indipendentemente dalla realizzazione di plusvalenze.

  • Come evitarlo: Tieni traccia di tutte le piattaforme e wallet dove detieni cripto e compila il Quadro RW ogni anno.

  • Dimenticare l'IVCA: La nuova Imposta sul Valore delle Cripto-Attività è dovuta sul possesso e va liquidata e versata. Non confonderla con l'imposta sulle plusvalenze.

  • Come evitarlo: Calcola il valore delle tue cripto al 31 dicembre e verifica se devi versare l'IVCA, anche tramite il Quadro RW.

  • Calcolare Erroneamente le Plusvalenze (es. non usando il LIFO o sbagliando il costo di acquisto): Determinare il costo fiscale corretto, specialmente dopo molte transazioni o permute, è complesso. Non applicare il LIFO o non tracciare correttamente i costi di acquisto porta a calcoli errati.

  • Come evitarlo: Utilizza il metodo LIFO (o un metodo analitico documentato) e conserva meticolosamente la documentazione di ogni acquisto e vendita.

  • Non Dichiarare i Proventi da Staking, Lending, Airdrop o Permute Crypto-Crypto: Molti non considerano fiscalmente rilevanti le ricompense da staking o gli scambi tra diverse criptovalute. Invece, come visto, spesso generano reddito imponibile.

  • Come evitarlo: Considera ogni operazione che genera un'entrata in cripto o uno scambio come potenzialmente rilevante ai fini fiscali.

  • Non Conservare la Documentazione Adeguata: In caso di controlli, l'Agenzia delle Entrate richiederà prove dei costi di acquisto, delle vendite, degli scambi.

  • Come evitarlo: Salva e archivia con cura tutti gli storici delle transazioni, le email di conferma, gli screenshot e qualsiasi altro documento relativo alle tue operazioni crypto.

  • Le Sanzioni per Mancata o Errata Dichiarazione: Cosa si Rischia Le sanzioni possono essere pesanti:

  • Omessa o infedele compilazione del Quadro RW: Sanzioni dal 3% al 15% (raddoppiate se in Paesi black list) dell'ammontare non dichiarato (riferimento generico).

  • Omesso versamento delle imposte sulle plusvalenze o dell'IVCA: Sanzione ordinaria del 30% dell'imposta non versata, riducibile con il ravvedimento operoso, oltre agli interessi.

  • Accertamenti fiscali: L'Agenzia può recuperare le imposte evase per gli ultimi 5 anni (o più, in caso di violazioni penali).

  • Come l'Agenzia delle Entrate Può Individuare le Omissioni L'Agenzia delle Entrate ha strumenti sempre più efficaci per individuare le omissioni, tra cui:

  • Scambio di informazioni internazionali (CRS/DAC8): Molti exchange comunicano i dati dei loro utenti alle autorità fiscali dei Paesi di residenza.

  • Analisi dei flussi finanziari: Bonifici da/verso exchange possono essere tracciati.

  • Verifiche incrociate e data mining.

Il Nostro consiglio: Prevenire è meglio che curare, un errore in buona fede può costare caro. La precisione e la trasparenza sono i tuoi migliori alleati.

Sanare Omissioni Passate: Cosa Fare se Non Hai Dichiarato le Cripto negli Anni Precedenti

Se ti rendi conto di non aver dichiarato correttamente le tue cripto-attività negli anni passati, è fondamentale agire per regolarizzare la tua posizione prima che sia il Fisco a bussare alla tua porta.

  • Regolarizzare la Propria Posizione: Il Ravvedimento Operoso Lo strumento principale per sanare spontaneamente omissioni o errori fiscali è il Ravvedimento Operoso. (generico errore dichiarazione)] Questo istituto permette di pagare le imposte dovute, gli interessi e una sanzione ridotta, la cui misura dipende dalla tempestività della regolarizzazione.

  • Come funziona: Devi presentare una dichiarazione integrativa per l'anno/gli anni omessi o errati, calcolare l'imposta dovuta, gli interessi legali e la sanzione ridotta, e versare il tutto tramite Modello F24.

  • Quando è possibile: Il ravvedimento è possibile finché la violazione non sia stata già contestata o non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento di cui hai avuto formale conoscenza.

  • Procedure Specifiche per Cripto-Attività (Affrancamento/Rivalutazione vs. Sanatoria per Omissioni Pregresse) È importante distinguere:

  • Rivalutazione/Affrancamento (come quella del 18% sul valore al 1/1/2025): Questa è un'opzione per rideterminare il costo fiscale per il futuro, non una sanatoria per violazioni passate di monitoraggio o di imposte non pagate.

  • Sanatoria per Omissioni Pregresse: In passato (con la Legge di Bilancio 2023), era stata prevista una procedura specifica per regolarizzare le violazioni relative al monitoraggio fiscale (Quadro RW) e alle imposte sulle plusvalenze da cripto-attività fino al 31/12/2021, con aliquote agevolate.

  • Importanza di Regolarizzare per Evitare Sanzioni Più Pesanti Agire spontaneamente tramite ravvedimento operoso è sempre più conveniente che attendere un accertamento fiscale, che comporterebbe l'applicazione di sanzioni piene, interessi e potenziali conseguenze più gravi.

Il Nostro Consiglio: Hai un dubbio sul tuo passato fiscale crypto? Non mettere la testa sotto la sabbia. Affrontare la situazione proattivamente è la scelta migliore.

Domande Frequenti (FAQ) sulla Tassazione delle Cripto-attività

Ecco alcune delle domande più comuni che i possessori di cripto-attività si pongono riguardo alla fiscalità.

  • 1. Devo dichiarare le criptovalute anche se le ho solo comprate e le tengo ferme sull'exchange (HODLing)?

  • Risposta: Sì, se l'exchange è estero o se le tieni su un wallet privato, devi comunque compilare il Quadro RW del Modello Redditi (o il Quadro W del 730, se applicabile) per il monitoraggio fiscale, indipendentemente dal fatto che tu le abbia vendute. Inoltre, dal 2025, dovrai considerare l'IVCA (Imposta sul Valore delle Cripto-Attività) che è un'imposta sul possesso.

  • 2. Le criptovalute fanno reddito ai fini ISEE?

  • Risposta: Sì, le cripto-attività rientrano nel patrimonio mobiliare da dichiarare nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) ai fini ISEE. Il loro valore contribuisce a determinare l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente. È importante indicare il loro controvalore in euro alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU.

  • 3. Come si calcola il valore delle cripto per il Quadro RW e per l'IVCA?

  • Risposta: Per il Quadro RW e per l'IVCA, si fa generalmente riferimento al valore normale o al valore di mercato delle cripto-attività. Per il valore di fine periodo (31 dicembre), puoi utilizzare il valore quotato su exchange affidabili a quella data, o il valore rilevabile da piattaforme di analisi di mercato. È consigliabile utilizzare una fonte consistente e conservare la documentazione (es. screenshot) del valore utilizzato. Per il valore iniziale, si usa il costo di acquisto o il valore al 31 dicembre dell'anno precedente.

  • 4. Se ho subito solo perdite (minusvalenze) dalla vendita di cripto, devo dichiarare qualcosa?

  • Risposta: Sì, anche le minusvalenze vanno indicate nel Quadro RT. Questo perché possono essere compensate con eventuali plusvalenze della stessa natura realizzate nello stesso anno o nei quattro anni successivi. Dichiararle correttamente ti permette di non perdere questa opportunità di risparmio fiscale futuro.

  • 5. Cosa succede se l'exchange che uso chiude o fallisce? Perdo anche la documentazione fiscale?

  • Risposta: Questo è un rischio concreto. È fondamentale scaricare e conservare regolarmente (almeno annualmente, o più spesso se fai molte operazioni) lo storico completo delle tue transazioni da ogni exchange che utilizzi. Non fare affidamento solo sulla piattaforma per la conservazione dei tuoi dati fiscali. Salva copie locali e/o su cloud sicuri.

  • 6. Devo pagare l'IVCA anche se le mie cripto sono su un wallet hardware come Ledger o Trezor?

  • Risposta: Sì, l'IVCA è dovuta anche per le cripto-attività detenute in auto-custodia su wallet privati, hardware o software, se sei residente fiscale in Italia. L'obbligo di monitoraggio nel Quadro RW e di pagamento dell'IVCA sussiste.

La Tua Dichiarazione Crypto con CAF Public

Affrontare la dichiarazione delle cripto-attività può sembrare un compito arduo, ma con la giusta guida e il supporto adeguato, puoi gestire i tuoi adempimenti fiscali con consapevolezza e serenità, evitando errori costosi e sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla normativa.

  • I Benefici di una Corretta Dichiarazione delle Cripto:

  • Tranquillità Fiscale: Essere in regola con il Fisco ti evita ansie, controlli e sanzioni.

  • Corretta Gestione del Patrimonio: Comprendere l'impatto fiscale ti aiuta a prendere decisioni di investimento più informate.

  • Possibilità di Compensare Minusvalenze: Dichiarare correttamente ti permette di utilizzare eventuali perdite per ridurre le tasse su futuri guadagni.

  • Accesso a Opzioni di Pianificazione: Conoscere la normativa ti permette di sfruttare opzioni come la rivalutazione per ottimizzare il tuo carico fiscale futuro.

Hai investito in criptovalute e vuoi essere sicuro di essere in regola con il Fisco per il 2025 e 2026?
Le nuove regole sulla tassazione delle cripto, l'IVCA e la compilazione dei Quadri RW e RT possono creare confusione. Non rischiare errori, sanzioni o di pagare più tasse del dovuto.

Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata sulla dichiarazione delle tue cripto-attività. Ti aiuteremo a navigare la complessità della normativa fiscale e calcolare correttamente le tue imposte e a presentare una dichiarazione impeccabile.

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