NASpI 2025 (Guida Ufficiale INPS): Requisiti Aggiornati e Calcolo
La guida ufficiale alla NASpI 2025. Scopri i nuovi requisiti, come calcolare l’importo, la durata e come fare domanda online. Aggiornato alla L. 207/2024.

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) rappresenta un fondamentale sostegno al reddito for milioni di lavoratori in Italia che si trovano ad affrontare la perdita involontaria del proprio impiego. Gestita dall’INPS, questa indennità mensile non è solo un aiuto economico, ma un vero e proprio ponte verso una nuova opportunità professionale. Con il 2025 arrivano importanti novità normative che è cruciale conoscere per comprendere appieno i propri diritti e doveri. In questa guida completa, aggiornata alle ultime disposizioni della Legge di Bilancio 2025 e alle circolari ufficiali dell’INPS, analizzeremo passo dopo passo tutto ciò che c’è da sapere: a chi spetta la NASpI, quali sono i requisiti aggiornati, come calcolare l’importo e la durata, e le corrette procedure per presentare la domanda.
Cos’è la NASpI e a Chi Spetta nel 2025
La NASpI è un’indennità mensile di disoccupazione, istituita dal Decreto Legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, che fornisce una tutela economica ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente il lavoro.
| ✓ CHI HA DIRITTO ALLA NASpI | ✗ CHI È ESCLUSO DALLA NASpI |
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Chi ha diritto alla NASpI
La prestazione è rivolta a una platea specifica di lavoratori. Possono beneficiare della NASpI:
- Lavoratori dipendenti del settore privato, inclusi contratti a tempo determinato e indeterminato.
- Apprendisti.
- Soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato.
- Personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
- Dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni.
Chi è escluso dalla NASpI
Non tutte le categorie di lavoratori possono accedere a questa prestazione. Sono esclusi dalla NASpI:
- I dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni.
- Gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato (per i quali esistono specifiche tutele).
- I lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale.
- I lavoratori che hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata.
- I titolari di assegno ordinario di invalidità, a meno che non optino per la NASpI se risulta più favorevole.
I Requisiti Fondamentali per Accedere alla NASpI 2025
Per poter richiedere e ottenere l’indennità di disoccupazione, è necessario soddisfare due requisiti fondamentali, validi anche per il 2025.
1. Lo Stato di Disoccupazione Involontaria
Il presupposto essenziale è la perdita involontaria del lavoro. Questo significa che il rapporto di lavoro deve essere cessato per una delle seguenti cause:
- Licenziamento, inclusi i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, soggettivo o disciplinare.
- Scadenza del contratto a tempo determinato.
- Dimissioni per giusta causa, ovvero quando il lavoratore è costretto a dimettersi per un grave inadempimento del datore di lavoro (es. mancato pagamento dello stipendio, molestie, mobbing).
- Dimissioni durante il periodo tutelato di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto fino al compimento del primo anno di vita del bambino).
- Risoluzione consensuale avvenuta nell’ambito della procedura di conciliazione obbligatoria presso l’Ispettorato del Lavoro.
2. Il Requisito Contributivo: Almeno 13 settimane negli ultimi 4 anni
Il secondo requisito riguarda la storia contributiva del lavoratore. È necessario aver versato almeno 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. Ai fini del calcolo sono utili anche i contributi figurativi per maternità obbligatoria, i congedi parentali indennizzati e i periodi di lavoro all’estero in paesi convenzionati.
È importante notare che, con la Legge di Bilancio 2022, è stato abolito il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti la disoccupazione, semplificando l’accesso alla prestazione.
Novità 2025: La Nuova Regola Anti-Elusiva dopo le Dimissioni Volontarie
Il 2025 introduce una delle modifiche più significative alla disciplina della NASpI degli ultimi anni. Per contrastare eventuali comportamenti opportunistici, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una nuova condizione per l’accesso all’indennità.
Cosa Prevede la Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024)
La nuova norma, contenuta nell’art. 1, comma 171 della Legge n. 207/2024 e dettagliata dall’INPS nella Circolare n. 98 del 5 giugno 2025, riguarda i lavoratori che perdono un impiego dopo essersi dimessi volontariamente da un precedente lavoro a tempo indeterminato. In sintesi, la regola stabilisce che se un lavoratore si dimette volontariamente da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e, nei 12 mesi successivi, viene assunto con un nuovo contratto che poi cessa involontariamente, per avere diritto alla NASpI dovrà aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nel nuovo rapporto di lavoro. Lo scopo è evitare che un lavoratore si dimetta, accetti un breve lavoro “di comodo” solo per essere licenziato e accedere immediatamente alla disoccupazione. Le 13 settimane di lavoro effettivo e contribuito nel nuovo impiego diventano una condizione essenziale per “sbloccare” nuovamente il diritto alla NASpI in questa specifica circostanza.
Esempi Pratici: Chi Perde il Diritto e Chi lo Mantiene
Per capire meglio, vediamo due scenari pratici:
- Scenario 1 (Diritto alla NASpI NEGATO): Mario si dimette dal suo lavoro a tempo indeterminato il 15 febbraio 2025. Viene assunto con un nuovo contratto il 10 marzo 2025, ma viene licenziato il 10 aprile 2025. In questo caso, Mario non ha diritto alla NASpI perché tra le dimissioni e il nuovo licenziamento ha maturato solo circa 4 settimane di contributi, meno delle 13 richieste.
- Scenario 2 (Diritto alla NASpI CONFERMATO): Laura si dimette dal suo lavoro a tempo indeterminato il 15 febbraio 2025. Viene assunta con un nuovo contratto il 10 marzo 2025 e viene licenziata il 10 luglio 2025. In questo caso, Laura ha diritto alla NASpI perché ha maturato circa 17 settimane di contribuzione nel nuovo impiego, superando la soglia delle 13 settimane.
| Scenario | Data Dimissioni Volontarie | Nuova Assunzione | Licenziamento | Settimane Contributive Maturate | Esito NASpI |
|---|---|---|---|---|---|
| Scenario 1 (Mario) |
15 febbraio 2025 Contratto indeterminato |
10 marzo 2025 Nuovo contratto |
10 aprile 2025 Involontario |
~4 settimane (Meno di 13) |
❌ NO |
| Scenario 2 (Laura) |
15 febbraio 2025 Contratto indeterminato |
10 marzo 2025 Nuovo contratto |
10 luglio 2025 Involontario |
~17 settimane (Più di 13) |
✓ SÌ |
Le Eccezioni: Quando la Nuova Regola NON si Applica
La stretta sulle dimissioni non è assoluta. Esistono importanti eccezioni in cui il nuovo requisito delle 13 settimane non si applica, e il diritto alla NASpI viene valutato con le regole ordinarie. Queste eccezioni includono:
- Dimissioni per giusta causa.
- Dimissioni durante il periodo tutelato per maternità o paternità.
- Risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di conciliazione (art. 7, L. n. 604/1966).
- Risoluzione consensuale per rifiuto del lavoratore di trasferirsi in una sede distante oltre 50 km dalla sua residenza o non raggiungibile in 80 minuti con i mezzi pubblici.
Calcolo NASpI 2025: Come si Determina l’Importo e la Durata
L’importo e la durata della NASpI non sono fissi, ma vengono calcolati sulla base della storia contributiva e retributiva del lavoratore.
Calcolare la Durata: La Regola della Metà
La durata della NASpI è pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni.
- Esempio 1: Un lavoratore con 4 anni (208 settimane) di contributi continui avrà diritto alla durata massima di 104 settimane, ovvero 24 mesi.
- Esempio 2: Un lavoratore con 12 mesi (52 settimane) di contributi negli ultimi quattro anni avrà diritto a 26 settimane di NASpI, ovvero 6 mesi.
La durata massima non può in ogni caso superare i 24 mesi.
Calcolare l’Importo Mensile: La Formula Ufficiale INPS
L’importo mensile lordo della NASpI si calcola sulla retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni. La formula è a due scaglioni, basata su un importo di riferimento che viene rivalutato annualmente dall’INPS (per il 2024, la soglia era 1.425,21 euro).
- Se la retribuzione media è inferiore alla soglia (es. 1.425,21 euro), l’indennità è pari al 75% di tale retribuzione.
- Se la retribuzione media è superiore alla soglia, l’indennità è pari al 75% della soglia + il 25% della differenza tra la retribuzione media e la soglia stessa.
Importo Massimo 2025 e la Riduzione Mensile (Décalage)
Esiste un tetto massimo all’importo erogabile. Per il 2025, l’importo massimo mensile lordo della NASpI è fissato a 1.550,42 euro (valore 2024, da confermare con circolare INPS 2025). Inoltre, l’importo dell’indennità si riduce progressivamente del 3% ogni mese (décalage) a partire:
- dal sesto mese di fruizione per i beneficiari con meno di 55 anni;
- dall’ottavo mese di fruizione per i beneficiari che hanno compiuto 55 anni.
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Comprendere l’esatto importo e la durata della propria indennità è fondamentale per pianificare il futuro. Poiché il calcolo può risultare complesso, abbiamo sviluppato uno strumento semplice e intuitivo. Per ottenere una stima precisa e personalizzata, ti invitiamo a utilizzare il nostro simulatore.
Come e Quando Presentare la Domanda NASpI
La procedura per richiedere la NASpI è interamente telematica e richiede attenzione ai tempi per non perdere il diritto alla prestazione.
La Scadenza Tassativa: 68 Giorni
La domanda di NASpI deve essere presentata, a pena di decadenza, entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Perché Conviene Agire Subito: La Decorrenza del Pagamento
Presentare la domanda tempestivamente ha un impatto diretto sulla data di inizio del pagamento. La NASpI decorre:
- Dall’ ottavo giorno successivo alla cessazione del lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno.
- Dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, se viene inviata dopo l’ottavo giorno.
Ritardare la domanda oltre la prima settimana comporta la perdita dei giorni di indennità non coperti.
Modalità di Invio: Online, CAF o Patronato
La domanda deve essere presentata all’INPS esclusivamente in via telematica. Le opzioni sono:
- Online autonomamente, tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS.
- Rivolgendosi a un CAF o a un Ente di Patronato, come cafpublic.it, che può assistere nella compilazione e nell’invio della pratica.
- Tramite il Contact Center INPS.
Obblighi del Beneficiario e Compatibilità con il Lavoro
Percepire la NASpI comporta l’assunzione di alcuni obblighi volti a favorire la ricollocazione nel mercato del lavoro.
Il Patto di Servizio e le Politiche Attive
La presentazione della domanda di NASpI equivale a una Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) al lavoro. Entro 15 giorni, il beneficiario deve contattare il Centro per l’Impiego (CPI) per stipulare un Patto di Servizio Personalizzato. La mancata partecipazione alle iniziative proposte dal CPI può comportare sanzioni, fino alla decadenza dalla prestazione.
Lavorare durante la NASpI: Limiti di Reddito e Comunicazione (NASpI-COM)
È possibile svolgere attività lavorativa durante la percezione della NASpI, a patto di rispettare determinati limiti di reddito e di comunicarlo all’INPS tramite il modello NASpI-COM.
- Lavoro subordinato o parasubordinato: Il reddito annuo non deve superare 8.145 euro.
- Lavoro autonomo: Il reddito annuo non deve superare 5.500 euro.
La comunicazione del reddito presunto all’INPS è obbligatoria e deve avvenire entro 30 giorni dall’inizio della nuova attività, pena la decadenza dalla NASpI.
Casi Particolari: NASpI Anticipata e Lavoratori Stagionali
La NASpI Anticipata: Incentivo all’Autoimprenditorialità
Chi percepisce la NASpI e intende avviare un’attività di lavoro autonomo, un’impresa individuale o sottoscrivere quote di una cooperativa, può richiedere la liquidazione anticipata dell’intero importo residuo in un’unica soluzione. Attenzione: se si instaura un nuovo rapporto di lavoro subordinato prima della fine del periodo teorico di NASpI, l’importo anticipato dovrà essere restituito per intero.
NASpI per Lavoratori Stagionali
I lavoratori stagionali, operanti in settori come il turismo, hanno pieno diritto alla NASpI, a condizione di soddisfare i requisiti contributivi standard. La durata della loro indennità è calcolata con le stesse regole degli altri lavoratori dipendenti.
Domande Frequenti (FAQ) sulla NASpI
Quando arriva il primo pagamento della NASpI?
Il primo pagamento avviene generalmente entro 30-40 giorni dalla data di presentazione della domanda. È possibile consultare lo stato della pratica e la data di pagamento accedendo al proprio “Fascicolo Previdenziale del Cittadino” sul sito INPS.
La NASpI vale per i contributi della pensione?
Sì. Durante il periodo di percezione della NASpI, l’INPS accredita d’ufficio i contributi figurativi, utili sia per maturare il diritto alla pensione sia per calcolarne l’importo.
Cosa succede se trovo un lavoro a tempo determinato di pochi mesi?
Se durante la NASpI si viene assunti con un contratto di lavoro subordinato di durata non superiore a sei mesi, la prestazione viene sospesa d’ufficio per la durata del rapporto. Al termine, la NASpI riprende a essere erogata per il periodo residuo. È comunque obbligatorio comunicare l’assunzione all’INPS.
Conclusioni: La NASpI 2025 come Supporto alla Ricollocazione
La NASpI si conferma anche per il 2025 uno strumento di welfare essenziale, che offre una sicurezza economica nei momenti di transizione lavorativa. Le nuove regole introdotte mirano a renderla più equa e a rafforzare il suo legame con le politiche attive del lavoro. Conoscere i requisiti, le scadenze e gli obblighi è il primo passo per accedere a questo diritto senza intoppi. Se hai bisogno di assistenza per la presentazione della domanda NASpI o per una consulenza personalizzata, il team di cafpublic.it è a tua completa disposizione per guidarti in ogni fase della procedura.